Edificio di complessivi 170 metri quadrati ricavato dalla ristrutturazione
di un preesistente edificio prefabbricato, situato all’interno della proprietà regionale Tenuta
Millerose, di Corso Casale n. 476, Torino, sede dell’IPLA.
A livello impiantistico l’edificio utilizza tecnologie diverse, accostando ad
alcune soluzioni già affermate sul mercato (pavimenti radianti, collettori solari termici e
fotovoltaico), altre sicuramente più innovative e meno comuni (materiali a cambiamento di
fase, recuperatori ad alta efficienza/attivi, elevati spessori di coibentazione), per la
realizzazione di un sistema integrato, all’interno del quale sia confortevole lavorare,
effettuare attività didattiche ed allo stesso tempo sperimentare soluzioni differenti e
complementari, misurando gli effetti degli interventi.
Il progetto preliminare di ristrutturazione del prefabbricato esistente, risalente agli
anni ’80, è stato realizzato dall’IPLA. La Direzione regionale Risorse Umane e Patrimonio,
facendo propria l’idea progettuale, ha poi costituito un gruppo di lavoro per le successive
fasi di progettazione, formato da tecnici interni alla Direzione stessa, supportati, per le
specifiche professionalità da due professionisti esterni e dall’Environment Park. A seguito
dell’elaborazione del progetto definitivo con una Conferenza dei Servizi, la Direzione
regionale ha approvato il progetto esecutivo e ha provveduto a far fronte alla spesa di
circa 500.000 euro. Se può sembrare una cifra elevata, è importante sottolineare che la
realizzazione di analoghi progetti risulterà sicuramente meno onerosa, in quanto in questo
caso sono state adottate, ricercate e proposte soluzioni tecnologiche sperimentali di
avanguardia anche per finalità di prova, oltre che dimostrative e divulgative.
L’edificio a struttura lignea, con tamponamenti in legno, è isolato a cappotto con pannelli in fibra
di cellulosa e fibra di legno e rivestito con listelli in legno.
Sul prospetto sud-ovest è stato realizzato un ballatoio in legno, per l’eliminazione
delle barriere architettoniche, che è anche la struttura di supporto per i pannelli fotovoltaici
semitrasparenti con funzione di brise-soleil.
Gli impianti termoidraulici, in particolare quelli di climatizzazione, a servizio della
struttura sono stati realizzati tenendo conto dei seguenti criteri:
· flessibilità d’uso nel tempo, cioè capacità di fornire prestazioni variabili nel corso di
una stessa giornata e nelle diverse stagioni e secondo la destinazione d’uso degli
ambienti;
· capacità di ottenere condizioni di benessere di livello superiore alla norma;
· bassi costi d’esercizio e di manutenzione;
· massimizzare i recuperi di calore interni ed esterni;
· utilizzare l’energia solare per applicazioni termiche ed elettriche;
· ridurre al minimo l’integrazione dei fabbisogni termici da parte di fonti non rinnovabili.
Per il raggiungimento degli obiettivi energetici, senza penalizzare il comfort per gli
occupanti, si sono adottate le seguenti tecnologie:
· involucro edilizio con elevate caratteristiche di isolamento;
· materiali naturali;
· PCM - Phase Change materials, che costituiscono un avanzato settore di ricerca
applicata in edilizia: in combinazione con i materiali naturali (a bassa densità e bassa
inerzia termica) concorrono ad aumentare la capacità termica delle pareti su cui sono
applicati, smorzando le oscillazioni termiche dell’ambiente climatizzato, con positive
ripercussioni sul comfort e le potenze (nonché sui consumi e sui costi di installazione)
degli impianti;
· isolamento esterno in alluminio multIPLAyer : una barriera agli infrarossi realizzata
con un sottile multistrato di alluminio, posta all’esterno della struttura isolata: la pellicola
protettiva deriva da applicazioni aerospaziali, ma ha già impieghi in edilizia;
· collettori solari integrati in copertura e per integrazione al riscaldamento e
raffrescamento garantiscono il perfetto inserimento architettonico degli impianti solari
termici con la copertura, un’ottima integrazione estetica con l’impianto fotovoltaico, la
funzione di protezione agli agenti meteorologici e ombreggiamento e forniscono una
significativa integrazione al riscaldamento, riducendo i consumi e minimizzando il tempo di
ritorno economico dell’investimento;
· PSD - Plancher solaire direct : un sistema di integrazione solare con pavimento
radiante, seguendo il principio di accumulare il calore nel pavimento;
· recuperatore di calore ad alta efficienza;
· sistema fotovoltaico;
· autocostruzione collettori solari;
· monitoraggio condizioni ambientali interne, consumi e produzioni termiche ed
elettriche per redigere bilanci energetici annui misurati, per effettuare modifiche mirate
all’impianto e per sviluppare competenze specifiche su sistemi innovativi;
· motori elettrici a regolazione elettronica;
· illuminazione a led e pc a basso consumo.